Vi sarà capitato di non sapere da dove iniziare quando volete raccontare qualcosa di articolato e che vi sta a cuore. Certo non è il blocco da pagina bianca, che anzi mi affascina. La pagina bianca significa infinite possibilità e tra quelle, oggi, voglio coglierne esattamente una. Prato 2016: partecipo all’incontro Tre passi nella follia, dove un rampante Giacomo Doni sta proiettando immagini di manicomi.
L’amicizia con Giacomo e la passione comune per i matti
Giacomo è una persona brillante e competente, abbiamo iniziato subito a collaborare. L’ho coinvolto infatti nel progetto Do di Matto, al quale stavo lavorando. Durante questi anni è nata una bellissima amicizia e per qualsiasi tipo di consiglio, so che posso contare sulla sua mentalità aperta e creativa.
Giacomo Doni si occupa di storie dimenticate, nascoste, inascoltate. Il suo lavoro pluridecennale è incentrato sul recupero della memoria manicomiale. È iniziato tutto con la documentazione fotografica, instaurando relazioni e collaborazioni con strutture psichiatriche sul territorio italiano. Frequentare gli ex manicomi ti parla. Il vuoto è pieno di grida silenziose. Le macchie sono parole sospese rintracciabili nell’inchiostro di lettere mai spedite. Giacomo lavora alla digitalizzazione di lettere epistolari per gli archivi di Trieste, Colorno e Pistoia. Al lavoro di recupero affianca la divulgazione attraverso vari progetti, è un narratore nato.
I progetti di divulgazione della memoria manicomiale
PERSISTENZE: progetto fotografico nato nel 2016. Racconta le strutture manicomiali italiane non riconvertite dopo la Legge Basaglia. La memoria di questi luoghi verrà restituita attraverso la pubblicazione finale di un libro.
SPECCHI: progetto fotografico nato nel 2019. Una serie di fotografie di pazienti in cui è stato cancellato il volto lasciando soltanto gli occhi. Immagini che mettono lo spettatore davanti allo sguardo di una persona con disturbo mentale. Il lavoro verrà presentato come esposizione fotografica o installazione.
DIGITALIZZAZIONE DI LETTERE NON SPEDITE: Iniziato nel 2017, riguarda la digitalizzazione a tutto campo attingendo da più archivi nazionali, con l’intento di restituite un’identità umana alle persone che sono state rinchiuse. Annalisa e le lettere dal manicomio 1938-1941 è primo e-book virale basato sulle lettere del manicomio di Colorno.
PER MANO: rassegna nata nel 2020 (Percorsi Manicomiali Anomali). Un mese con dieci eventi virtuali didattici e teatrali a tema salute mentale. Gli appuntamenti si svolgono in streaming creando una community virtuale.
Doni lancia il gioco da tavolo Punto 180 al Festival Quarto Pianeta, Genova
PUNTO 180: gioco da tavolo nato nel 2012. Due giocatori si affrontano su piani di gioco ispirati a reali planimetrie manicomiali. Attraverso un QR Code possono accedere alla storia della struttura nella quale stanno giocando e le attività che svolge. Il gioco, dunque, è anche un catalogo aggregativo di attività culturali. Riproduce le aree manicomiali presenti all’interno del Network Mente in Rete, di cui Giacomo Doni è il responsabile per la comunicazione. Si tratta di un insieme di aziende che si occupano della valorizzazione del patrimonio psichiatrico italiano.
ANIME DI CARTAPESTA: La storia recuperata del presepe nel manicomio di Cogoleto. È in previsione una seconda edizione dedicata ai presepi religiosi all’interno di strutture psichiatriche.
Ho partecipato in piccolissima parte alla realizzazione di questo libro occupandomi della revisione del testo.
“Condividere emozioni è la mia missione” Giacomo Doni
Giacomo attualmente sta lavorando all’apertura di un’associazione culturale con la quale organizzare nuovi progetti e eventi. È il referente per la comunicazione degli archivi IAAPS International Association for Art and Pshychology, un gruppo internazionale di psicoterapeuti.
Tra i progetti futuri c’è quello di aprire una libreria digitale in cui raccogliere le pubblicazioni legate alla salute mentale.