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GATTI VIAGGIATORI INTERNAZIONALI

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Italia-Spagna: viaggio in auto con tre gatti, si può

Voglio raccontarvi il mio viaggio dall’Italia alla Spagna in macchina, con tre gatti. Ebbene sì, siamo partiti in 8 e abbiamo fatto circa 1500 Km non privi di sorprese. Ora vi spiego.

In viaggio dall’Italia alla Spagna

Faccio solo un piccolissimo passo indietro: siamo a Bologna, io e il mio compagno Francesco conviviamo allegramente con tre gatti, c’è qualcosa però, nella nostra quotidianità, che non ci fa sentire completamente appagati. Gli orari di lavoro ci tengono fuori casa dalla mattina alla sera inserendoci in un loop dove, fuori dal tempo della cena, ci troviamo nuovamente catapultati in una nuova giornata lavorativa. A questo si aggiunge un paese che, per quanto meraviglioso, percepiamo allontanarsi sempre di più dal nostro sentire. Non senza difficoltà, decidiamo di cambiare radicalmente le nostre vite.

Ammetto che l’idea di mettere in macchina i nostri tre gatti e affrontare il viaggio, l’abbiamo dovuta metabolizzare con un po’ di tempo. Le preoccupazioni sono state tante, soprattutto perché i gatti non si adattano agevolmente come i cani. Questi ultimi, infatti, hanno avuto più facilmente occasione di frequentare un’automobile e inoltre, nella pausa alle piazzole di sosta possono approfittarne per fare i propri bisogni, ma i gatti… i gatti no.

Onestamente, adesso che siamo arrivati e ci siamo ambientati, posso dire che tutto sommato, pensavo peggio.

Il viaggio non è stato così complicato come lo avevo immaginato, basta la giusta organizzazione

Intanto, occorre scegliere bene il giorno della partenza, noi abbiamo optato per domenica, in modo da non trovare il traffico dei camion. In base alla città di partenza e quella di destinazione, dividere accuratamente in tappe il viaggio.

Noi siamo partiti da Bologna con destinazione Valencia, facendo tre tappe: Nizza, Figueres e l’ultima a meta. Un momento, ho detto che eravamo in 8, dunque: io, Francesco, i suoi genitori Rita e Andrea, i nostri tre gatti: Maia, Olivia e Jay. Chi manca? La nostra pianta! Una pimpante ardisia crenata.

Come ho preparato i gatti?

A tutti e tre, su consiglio e prescrizione del veterinario, ho somministrato un quarto di pasticca anti vomito (Cerenia) un’ora prima di partire e ho nebulizzato macchina e trasportini una ventina di minuti prima che loro ci entrassero.

Avevamo spedito le scatole piene dei nostri vestiti e oggetti, per cui nel bagagliaio avevamo solo un paio di valigie, tutto l’occorrente per i gatti e una scatola di viveri per noi. Maia, Olivia e Jay li abbiamo disposti lungo il sedile posteriore all’interno dei loro trasportini, dentro i quali avevo messo una traversa cerata per ogni evenienza.

Gatti

Abbiamo fatto i primi 350 Km circa, fermandoci in un centro commerciale di Savona, prima di oltrepassare il confine e abbandonare l’Italia.

Io e Francesco abbiamo lasciato accesi i fari e la radio mentre parlavamo nel parcheggio sotterraneo, indovinate?

Sicuramente ci avete azzeccato, sì, si è scaricata la batteria. Un imprevisto poco simpatico vista la situazione.

Siamo entrati nel centro commerciale a comprare i cavi per risolvere e poter ripartire, soltanto che l’auto con cui viaggiavano Rita e Andrea era elettrica e non potevamo collegare le due macchine.

Poiché non ho trovato nessuno disponibile a darci una mano, abbiamo chiamato il carroattrezzi, che nel frattempo era bloccato nella famigerata autostrada genovese.

Dovevamo assolutamente ripartire per Nizza

Dato che i tempi si allungavano e non volevamo che questo pesasse troppo sui gatti, abbiamo svuotato delle borse entrambe le auto e scambiato il contenuto. Dunque, gatti, valigie, scatolette e pianta, sono passati nell’auto di Rita e Andrea e i loro bagagli nella nostra. Sembrava che ci fosse un accampamento in quel parcheggio mentre svolgevamo l’operazione di scambio.

Così, io e Francesco siamo ripartiti verso Nizza arrivando in prima serata. Abbiamo sistemato la lettiera dei gatti e dato loro da mangiare. Quando Rita e Andrea ci hanno raggiunto, dopo aver fatto cambiare la batteria alla macchina, non nascondo che volevamo berci tutti un bicchiere di vino, peccato che l’unico locale aperto fosse gestito da arabi, dunque niente alcol.

Il giorno successivo siamo partiti per Figueres, altri 500 Km. Durante le soste in Autogrill abbiamo constatato che in Francia non vendono bibite alcoliche, che è intelligente visto che chi è di passaggio deve guidare. Arrivati a Figueres però, tapas e sangría non ce li ha tolti nessuno, potevamo finalmente festeggiare: eravamo arrivati in Spagna!

Siamo arrivati in Spagna!

Quale che sia il vostro punto di partenza italiano, attraverserete la Francia. Da Ventimiglia a Figueres il costo dell’autostrada è di circa 60 euro, in Spagna non abbiamo pagato niente.

Quando fai un viaggio così lungo in automobile, ti godi ogni momento, hai quel tempo intermedio per realizzare che stai andando via, stai abbandonando qualcosa e nello stesso momento ti stai aprendo a possibilità nuove. Gli ultimi 500 Km ci avrebbero portati nella nuova casa, a Valencia.

Come si sono comportati i gatti?

Jay, maschio, 8.3 Kg bianco e tigrato con due occhi verdi come Garfield, vista la sua infinita pigrizia, ha sonnecchiato cambiando solo posizione di tanto in tanto. Maia, una femminuccia tigrata di 5 Kg era quella che soffriva di più la macchina. Quando la portavo dal veterinario poteva iniziare a salivare e fare pipì. Durante il viaggio verso la Spagna ha fatto solo qualche miagolio, poi è rimasta sveglia ma tranquilla, direi che gli accorgimenti utilizzati hanno funzionato!

Oliva, sorella di Maia, 6 Kg nera con calzini e pancia bianchi, è stata quella più vispa. Ogni tanto tirava fuori la zampetta dal trasportino cercando di evadere, tanto che durante le soste in Autogrill la tenevo un po’ in braccio coccolandola. In generale, sono stati molto bravi tutti e tre. Durante gli spostamenti tra una città e l’altra, abbiamo sempre nebulizzato macchina e trasportini e dato loro la pasticca contro la nausea.

Un po’ di coccole durante il viaggio

Rita e Andrea hanno guidato ininterrottamente dietro di noi, a parte qualche tratto in Francia dove hanno iniziato a seguire comicamente un’altra macchina. Ci hanno sostenuto moralmente e aiutato nelle difficoltà e noi siamo stati molto contenti di aver condiviso questo viaggio insieme a loro.

Si sono ambientati bene i gatti?

Olivia, Maia e Jay
guida

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